giovedì 13 agosto 2015

LEGGI GRATIS IL LIBRO : SCOPERTA FINALE - il segreto di David Krupp - parte III

SCOPERTA FINALE - il segreto di David Krupp - parte III




2. LA SQUADRA DI KRUGER

In un piccolo appartamento nel centro di Lima l’agente capo della Cia, Alex Kruger, guardava le news via satellite trasmesse dalla CNN. Era diverso tempo che gli agenti che si trovavano in Perù non erano operativi, così dalla centrale di Langley in Virginia stavano valutando la decisione di ridurre l’organico.
Kruger questo lo sapeva da diversi mesi, ma era riuscito a far desistere  i suoi superiori da questa decisione. Era certo che qualcosa sarebbe accaduto in Peru e per questo il vice direttore dell’agenzia, Jim Plant, gli aveva concesso altro tempo. Dalla centrale non ne erano molto sicuri ma Plant si oppose con fermezza, lui si fidava delle intuizioni di Kruger, avevano lavorato insieme in passato in due diversi casi spinosi in Arabia e Turchia ed in entrambi i casi le intuizioni di Kruger erano state fondamentali. Grazie a questi successi e a qualche conoscenza influente Plant divenne vice direttore e nominò immediatamente Kruger agente capo. Non si era dimenticato di lui e per riconoscenza gli fece scegliere dove avrebbe preferito operare. Kruger senza indugio scelse il Perù una nazione che aveva sempre amato, lì avrebbe agito sotto copertura lavorando come analista contabile presso la multinazionale americana Switford & Blame ed avrebbe avuto alle sue dipendenze quattro o cinque agenti.
L’ iphone che aveva attaccato alla cintura squillò due volte, Kruger guardò il display, era un messaggio di Pedro.
Prese dall’armadio la camicia..................................................

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LEGGI GRATIS IL LIBRO : SCOPERTA FINALE - il segreto di David Krupp - parte II

SCOPERTA FINALE - il segreto di David Krupp - parte II





Anche se lungo il viaggio era stato abbastanza piacevole ed i quattro erano riusciti anche a riposare in modo che il fuso orario non gli pesasse troppo una volta arrivati in Perù.
Atterrarono  in perfetto orario e prima di scendere le hostess consegnarono un foglio da compilare per la richiesta del visto turistico, poi i quattro salutarono il comandante e scesero dall’aereo.
 Il Jorge Chávez di Lima è uno dei più moderni aeroporti e con maggior traffico passeggeri del Sud America. La navetta li accompagnò al ritiro bagagli, loro ormai conoscevano bene la prassi essendo stati in Perù una decina di volte. Scesero dal bus ed entrarono nella grande stanza per il controllo passaporti, un grande stanzone anonimo con le pareti verde chiaro e pavimento in gres porcellanato tipo marmo privo di qualsiasi mobilio eccetto un lungo bancone situato in fondo la stanza. Gli agenti doganali come al solito si trovavano dietro il bancone e davanti a loro 4 lunghe file di passeggeri che ordinatamente aspettavano il proprio turno per la verifica del passaporto. David ed i suoi amici  si accodarono dietro gli altri turisti. La loro fila scorreva velocemente, il doganiere era un ragazzo sulla trentina di bell’aspetto che a parte qualche domanda non esitava a vistare i passaporti. Marco fu il primo a raggiungere il banco e consegnò il passaporto e la carta turistica. 
“Buona sera, qual’ è lo scopo del vostro viaggio” ......................................................

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LEGGI GRATIS IL LIBRO : SCOPERTA FINALE - il segreto di David Krupp - parte I

SCOPERTA FINALE - il segreto di David Krupp - parte I








1. UNA NUOVA AVVENTURA

David Krupp era sdraiato sul divano immerso nella lettura di un fantastico libro di spionaggio, era caldissimo quei giorni ad Amsterdam ed alla TV gli esperti del meteo avevano annunciato che questa sarebbe stata l’estate più calda degli ultimi cinquanta anni. Il condizionatore che aveva installato nella sala da qualche giorno aveva smesso di funzionare ed un po’ di refrigerio lo riceveva dal vecchio ventilatore che aveva preso in cantina e che teneva acceso ininterrottamente. L’ufficio assistenza gli aveva promesso l’intervento di un tecnico al più presto possibile ma nonostante l’interessamento di una gentilissima segretaria, David non aveva ancora visto nessuno.
Il campanello della porta cominciò a suonare. (Chi poteva essere? ) si domandò. In cuor suo sperava nel tecnico del condizionatore ma l’orario era abbastanza insolito. Si alzò controvoglia dal divano e andò ad aprire la porta.
“Ah, sei tu” disse David con aria stupita..............................

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